Ferrara, Cattedrale
Il solido campanile della Cattedrale di Ferrara, dedicata a S.Giorgio Martire, è alto 45 metri ed è opera incompiuta di Leon Battista Alberti. La cella ospita un concerto di 5 campane intonate con le note DO3 Fa3 Sol3 La3 Do4 a formare un accordo di Sesta maggiore.
Il concerto è stato oggetto di un intervento di elettrificazione negli anni '50, che non ne ha più consentito il suono manuale con la tradizionale tecnica "alla bolognese". Nell’elettrificazione la campana maggiore è stata montata a slancio mentre le altre sono state montate a battaglio cadente.
Con questo tipo di montaggio ai campanari è stato consentito per anni e anni il suono manuale soltanto con una tecnica di compromesso, con la campana grossa in oscillazione percossa dal battaglio da un solo lato per simularne il suono in piedi, e le piccole a scampanio.
Nel 2005 i campanari ferraresi, che avevano già appreso l’arte dai colleghi del capoluogo emiliano, ricostituiti sotto la guida di Giovanni Vecchi, richiamano con forza l’attenzione dell’autorità ecclesiastica e quindi avanzano una proposta di ripristino del castello campanario in legno per il suono tradizionale; la proposta è accettata con successo e i lavori hanno dato vita ad un’opera degna di nota finanziata da numerosi enti interessati al progetto e coinvolgendo artigiani per la produzione di ceppi battagli e ferramenta. Le campane del Duomo hanno risuonato per mano d'uomo dopo decenni il 19 aprile 2007 alle ore 19.30.
La campana maggiore è dedicata a S.Giorgio Martire e pertanto affettivamente denominata dal popolo “ il Giorgione”. Nel 1745 come riporta il manoscritto dell’ abate Giacomo Caramella (“Vari pensieri sopra le campane di Ferrara e di altri luoghi" scritto nel 1765 e custodito alla biblioteca Ariostea di Ferrara) la campana “suonando in segno con tutte le altre si staccò dal mozzo e cadde sul piano della cella campanaria senza che nessuno rimanesse ingiuriato, 4 dei sei elementi della capigliera rimasero attaccati al mozzo e due attaccati alla campana".
Sul manoscritto si parla della convocazione di un fabbro da Padova, del quale viene riportato il nome, che insieme a un fabbro di Ferrara, nominato anch’esso, trapanò la campana ed avvitò il supporto in ferro che è ancora parte della capigliera attuale. Non viene riportata nessuna notizia circa altre lesioni. Il Giorgione fu suonato nuovamente a marzo dello stesso anno.
Il "Giorgione" durante l'esecuzione di un pezzo in piedi
CARATTERISTICHE DELLE CAMPANE DELLA CATTEDRALE DI S.GIORGIO :
N° |
Nomi |
Diam. Bocca Campana |
Peso bronzo |
nota |
tipologia |
anno di fusione |
1 |
Il Giorgione/Grossa |
1550 |
2224 |
Do3 +1/32 |
settima |
1607,Giovanbattista Censori |
2 |
Mezzana |
1075 |
751,5 |
Fa3 -4/32 |
ottava ° |
1969 De Poli, Vittorio Veneto (TV) |
3 |
Mezzanella |
975 |
553,5 |
Sol3 -2/32 |
ottava ° |
1781 Carlo Ruffini, Reggio Emilia |
4 |
Piccola |
865 |
378,5 |
La3 -4/32 |
ottava ° |
1969 De Poli, Vittorio Veneto (TV) |
5 |
Piccola del Maggiore |
725 |
231,5 |
Do4 -2/32 |
ottava ° |
1781 Carlo Ruffini, Reggio Emilia |