La campanologia in Italia oggi: a che punto siamo?

Il 20 aprile la Real Academia de España en Roma ha ospitato un workshop di una giornata sugli studi di campanologia in Italia. L'evento è stato organizzato dall'Associazione Italiana di Campanologia e da Alex Rodriguez Suarez, membro dell'AIC e ricercatore dell'Accademia, ed ha riunito undici studiose e studiosi provenienti da Italia, Svizzera e Spagna, che hanno presentato i risultati delle loro ricerche. La gamma degli argomenti era molto ampia e comprendeva una certa varietà di prospettive sugli studi sulle campane in Italia.

Una prima sessione si è concentrata sulle campane di Roma: dapprima Alex Rodriguez Suarez ha ripercorso l’evoluzione della decorazione delle campane presenti nella città eterna, individuandone i principali cambiamenti nel corso dei secoli. Successivamente, Enzo Pio Pignatiello ha presentato un excursus delle campane inglesi e fiamminghe nella capitale italiana, gettando nuova luce sul modo in cui alcuni strumenti sono arrivati nell’Urbe.

Nella seconda parte sono stati riportati vari studi sulle campane in Italia su base regionale. Chiara Moser ha illustrato la situazione attuale degli studi campanologici in Trentino, soffermandosi in particolare sulle campane della cattedrale di San Vigilio e della Torre Civica di Trento, mentre, spostandosi nel centro italia, Lucia Bencistà ha presentato le sue ultime ricerche sulle campane della diocesi di Fiesole, nello specifico quelle fuse dai fonditori fiorentini Ricco e Domenico di Lapo; inoltre, ha condiviso con i presenti il ritrovamento di una campana fusa da Andrea del Verrocchio. La parola è poi passata a Francesco Virdis, che ha offerto una sintesi del suo libro “Le campane della Sardegna: Dalle origini alla fine del Cinquecento”, una pubblicazione notevole che colma una significativa lacuna negli studi campanologici dell'isola sabauda. Vieri Favini si è accostato alle campane dal punto di vista dei contrassegni di proprietà che le decorano e ne ha discusso gli aspetti simbolici e funzionali.

La terza sessione si è incentrata sullo studio del suono delle campane. Luca Brignole ha trattato del patrimonio campanario in Liguria, riflettendo su prospettive materiali ma anche immateriali. Il tema è stato poi ripreso da Romeo Dell’Era, che ha presentato il suo progetto di documentazione dei tradizionali codici di suono delle campane nel Canton Ticino (Svizzera italiana).

La quarta ed ultima sessione ha riguardato l'indagine e la tutela del patrimonio campanologico. L’intervento “Patrimonio campanario storico”, presentato da Claudio Rizzoni, si è concentrato sulla Liguria, e fa parte parte del più ampio progetto europeo “Polifonia: a digital harmonizer for European Cultural Heritage”. Daniele Steffinlongo ha condiviso le sue conoscenze degli effetti strutturali del movimento delle campane sui campanili, analizzando in particolare il caso del campanile di San Donato a Murano (Venezia). Filippo Falzoni, infine, si è soffermato sul fenomeno del silenziamento delle campane, evidenziando come il loro suono sia da considerarsi parte del patrimonio culturale delle comunità locali.

Il convegno è stata un’ottima opportunità, sia per gli studiosi che per gli appassionati di studi campanologici, di aggiornarsi sulle più recenti scoperte nel campo e sulle prospettive future di studio delle campane in Italia. Dopo i convegni “Dal fuoco all’aria” (2004) e “Del fondere campane. Dall’archeologia alla produzione” (2006), la campanologia italiana non era stata più interessata da un evento di tale portata. Sia gli interventi che l'interesse da essi suscitato mostrano che gli studi sulle campane, pur non godendo della considerazione riservata ad altri campi di ricerca, non solo meritano una posizione più prominente nel mondo accademico, ma promettono anche ulteriori rivelazioni. Il ripetersi di questo convegno in futuro è altamente auspicabile; non solo esso ci fornirà l'opportunità di condividere e discutere la nostra esperienza, ma genererà anche nuove prospettive di collaborazione e di scambio intellettuali. La pubblicazione degli atti del convegno costituirà un ulteriore punto di svolta nella bibliografia dedicata agli studi campanologici in Italia.

Alex Rodriguez-Suarez